Giacaranda, 17 novembre 2000

 

 

Perché si diventa amici di qualcuno?  Perché si tessono legami di complicità, tenerezza, attenzione, ascolto, con persone che hanno anche itinerari umani, culturali, radicalmente differenti dal nostri ?  Dopo, a cose fatte, si trovano mille risposte a queste domande. Meno facile è quando si è sul cantiere degli affetti, quando si edificano i rapporti, quando si scopre di essere semplicemente contenti di vedere o sentire una persona.

Meno facile ma per questo non meno affascinante: dentro le possibili risposte a quella domanda ci sono le tracce della nostra storia più segreta, delle nostre passioni, della nostra infanzia, delle nostre fragilità, dei nostri desideri, delle nostre paure.

C’è il bisogno insopprimibile di celebrare i riti del gioco e della festa, di tessere la dolce ragnatela della narrazione, del racconto di noi, di ciò che ci accade, di ciò che sogniamo e immaginiamo, di esibire la nostra bravura, di condividere un pezzo di esistenza.

Vorrei che due giorni, a Giacaranda per festeggiare Andrea fossero un'occasione per esplorare la vostra individuale, irripetibile, necessità di amicizia.

Andrea si offre come efficace "pre-testo" : il suo incedere apparentemente senza pause, il suo modo di parlare rapidissimo, perfetto impermeabile a quelle interlocuzioni che fanno perdere tempo (e delle quali ahimè, spesso è costellato il nostro cammino), le sue deleghe a Rita*, la sua strabiliante cultura musicale ed estetica, e, anche e, forse soprattutto, la sua innocenza, la sua leggerezza estremo opposto della superficialità che insidia tutte le nostre giornate. Una leggerezza che lo connota, lo distingue e lo rende amico prezioso capace di non essere mai banale, di conservare anche le emozioni forti come il dolore per la perdita del padre, dentro il suo sguardo diretto ed affettuoso.

Credo che il regalo più bello che potrete fargli sarà proprio quello di costruire con lui un episodio importante di un itinerario di amicizia.

 

 

Luisa Cavalieri

 

* (bisognerebbe saper scrivere 7 pagine su questa giovane, raffinata signora rigorosa ed esigenze come poche, come poche capace di gustare le cose semplici e di cogliere "la sostanza" delle relazioni.  Ma. questa è un'altra festa!)