EMERGENZA CORONAVIRUS 
aggiornamento del 18 marzo 2020
LA PREGHIERA PER I MORTI DI COVID
Un omaggio commosso che il poeta Ernesto
Olivero dedica alla città di Bergamo, falcidiata dal
Coronavirus, e alle vittime della pandemia. Entro le mura del cimitero
monumentale di Bergamo, è incisa su una lapide di marmo una poesia dello
scrittore e attivista Ernesto Olivero (fondatore del Sermig - Arsenale
della Pace a TO). Inaugurata alla presenza del Presidente Mattarella il
28 giugno, prima della Messa Requiem di Gaetano Donizetti, la poesia
segna il monumento bergamasco in ricordo delle vittime del Covid.
Tu ci sei.
Sono convinto che tu ci sei
accanto alle persone che muoiono sole,
sole, con a volte incollato
sul vetro della rianimazione
il disegno di un nipote,
un cuore, un bacetto, un saluto.
Tu ci sei, vicino a ognuno di loro,
tu ci sei, dalla loro parte mentre lottano,
tu ci sei e raccogli l’ultimo respiro,
la resa d’amore a te.
Tu ci sei, muori con loro per portarli lassù
dove con loro sarai in eterno, per sempre.
Tu ci sei,
amico di ogni amico che muore
a Bergamo, in Lombardia, in ogni parte
del nostro tormentato paese.
Tu ci sei e sei tu che li consoli,
che li abbracci, che tieni loro la mano,
che trasformi in fiducia serena la loro paura.
Tu ci sei, perché non abbandoni nessuno,
tu che sei stato abbandonato da tutti.
Tu ci sei, perché la tua paura,
la tua sofferenza, l’ingiustizia della tua morte,
ha pagato per ciascuno di noi.
Tu ci sei e sei il respiro
di quanti in questi giorni
non hanno più respiro.
Tu ci sei, sei lì, per farli respirare
per sempre.
Sembra una speranza,
ma è di più di una speranza:
è la certezza del tuo amore
senza limiti.
LE REGOLE PER L'ESTATE (ADN Kronos, 16
maggio 2021)
Da domani solo una regione arancione, il resto dell'Italia sarà in zona
gialla. Si attendono le indicazioni della cabina di regia sul coprifuoco.
In vigore da oggi un’ordinanza firmata dal ministro
della Salute, Roberto Speranza, che prevede "l’ingresso dai Paesi
dell’Unione Europea e dell’area Schengen, oltre che da Gran Bretagna e
Israele, con tampone negativo, senza obbligo di quarantena", comunica il
ministero. "Resta, dunque, l'obbligo di esibire all'arrivo un tampone
molecolare o antigenico con esito negativo, effettuato nelle 48 ore che
precedono l'arrivo in Italia. Con la stessa ordinanza sono state prorogate
le misure restrittive nei confronti del Brasile fino al 30 luglio 2021".
Con un'altra ordinanza, il ministro della Salute "ha esteso la
sperimentazione dei voli Covid tested, già in funzione negli aeroporti di
Roma e Milano, anche agli scali di Venezia e di Napoli. Nei voli Covid
tested i passeggeri sono sottoposti a un test molecolare o antigenico
prima della partenza e all'arrivo a destinazione e, se l'esito è negativo,
sono autorizzati all'ingresso e al transito nel territorio nazionale senza
necessità di rispettare gli obblighi di sorveglianza sanitaria e di
isolamento fiduciario. Finora i voli Covid tested coprivano solo la tratta
fra gli Stati Uniti e l'Italia ma, nella nuova ordinanza, sono stati
aggiunti come Paesi di provenienza anche il Canada, il Giappone e gli
Emirati Arabi". Le ordinanze saranno in vigore fino al 30 luglio 2021.
SECONDA DOSE IN VACANZA
"In vista dell’estate, sarà importante consentire agli
italiani di ricevere la seconda dose in una Regione diversa da quella in
cui si è ricevuta la prima, al fine di agevolare l’organizzazione e la
prenotazione delle vacanze" ha detto il presidente di Federalberghi,
Bernabò Bocca. "Adesso siamo molto più tranquilli sull'esito del piano di
vaccinazioni. E' chiaro ci sarà qualche difficoltà nel fare le
vaccinazioni fuori dalla Regione di residenza - ha risposto il ministro
del Turismo Massimo Garavaglia - Però confidiamo che con il generale
Figliuolo si riescano a trovare quelle modalità per risolvere anche questo
problema, non semplice ma con costanza e organizzazione si riuscirà a
trovare la soluzione anche per questo". "La politica sta aprendo un
dibattito e una riflessione, ma è facilmente comprensibile che l'ipotesi
porta con sé delle difficoltà organizzative - ha detto all'Adnkronos
Salute il sottosegretario alla Salute Andrea Costa - Tutto deve passare
attraverso un accordo in Conferenza Stato-Regioni. Non può essere una
iniziativa del ministero. Il concetto è di aiutare a semplificare e il
richiamo nei luoghi di villeggiatura sarebbe un'opportunità per il
cittadino ma tutto deve essere organizzato con un accordo tra Regioni".
STABILIMENTI E SPIAGGE
Alcune regioni sono già partite nelle scorse settimane e
da ieri nel Lazio ripartono gli stabilimenti a Ostia, Fiumicino, Gaeta e
Fondi, sempre nel rispetto delle regole e delle misure anti Covid. Dieci
metri quadri per ogni ombrellone in spiaggia, un addetto alla sorveglianza
delle spiagge libere. No allo sport di gruppo in spiaggia, sì ai
racchettoni. Sono alcuni dei punti fissati nelle linee guida.
A CENA A CASA DI AMICI (la
Repubblica 16 maggio 2020)
È una delle situazioni
più rilassanti. Ma anche più insidiose, per il rischio di contagio. "Non
possiamo certo prevedere controlli anche lì - spiega Lopalco - e non ci
aspettiamo che le persone indossino le mascherine in casa, anche se
sarebbe opportuno, durante gli incontri con gli amici". Signorelli
ricorda che "durante il lockdown, il 30% dei contagi è
probabilmente avvenuto in ambiente domestico". E in situazioni distese,
insieme a persone con cui ci sentiamo a nostro agio, tendiamo a ridurre
le precauzioni. "Siamo di fronte a un amico - immagina Perno - che non
ha alcun sintomo, e noi ci fidiamo di lui. Ma lui stesso potrebbe essere
stato contagiato a sua insaputa. Purtroppo il concetto "mi fido di te"
non esiste, con questo virus. Anche
il più caro degli amici potrebbe rivelarsi un nemico, dal punto
di vista della malattia".
NOTIZIE UTILI
- Ogni anno - in Italia - ci sono circa 8.000
decessi per influenza e le sue complicanze (ISS, www.epicentro.iss.it)
- Il COVID-19 si manifesta con sintomi lievi e
moderati in 8 persone su 10. Mentre solo 2 necessitano
di ricovero e una presenta complicanze
che richiedano la terapia intensiva. Questo si verifica proprio nelle
cosiddette categorie a rischio.
- "Un nuovo virus che si
diffonde in tutto il mondo e contro il quale la maggioranza degli
uomini non ha difese immunitarie". Questa è la definizione di
pandemia,
secondo l’Organizzazione Mondiale della Salute" (10
marzo 2020)
- I paesi colpiti sono 114 su un totale
di 193, soprattutto nell’emisfero nord. Da quando è comparso, a
dicembre 2019, il coronavirus ha causato oltre 118 mila contagi e
4.200 vittime. Ora l’Oms avrà la facoltà di emanare direttive e
inviare équipe nelle nazioni più colpite (nel rispetto della
sovranità), come ha già fatto in Cina, Italia e Iran.
- La
dichiarazione di pandemia spetta al direttore generale dell’Oms. Non
esistono criteri oggettivi. Nel 2009 l’allora direttrice Margaret
Chan fu accusata di averla dichiarata troppo presto, di fronte a una
malattia (l’influenza suina) considerata poco grave. Oggi il
direttore Tedros Adhanom Ghebreyesus ha aspettato fino all’ultimo,
conscio degli effetti psicologici, più che pratici di una mossa
simile. "Siamo profondamente preoccupati per la diffusione e la
severità della malattia e per l’allarmante livello di inazione” di
alcuni paesi".
- Alla soglia dei 1.300 casi di coronavirus
intercettati in Germania e negli stessi minuti in cui arriva la
notizia del terzo morto, la cancelliera Angela
Merkel compare finalmente in conferenza
stampa e affronta la peggiore crisi sanitaria da decenni con approccio
scientifico. Se la situazione resta quella attuale, precisa, e finché
non sarà trovato un antidoto, la cancelliera suppone che nei prossimi
mesi e forse anni "tra il 60 e
il 70% della popolazione si infetterà". (10 marzo 2020)
- Anche il direttore dell'Istituto Koch,
Lothar Wieler, ha dichiarato durante l'incontro con i giornalisti
che "il 60-70% della popolazione mondiale si infetterà" nel tempo
- I coronavirus (CoV)
sono un’ampia famiglia di virus respiratori che possono causare malattie
da lievi a moderate, dal comune raffreddore a sindromi respiratorie come
la MERS (sindrome respiratoria mediorientale) e la SARS (sindrome
respiratoria acuta grave). Sono chiamati così per le punte a forma di
corona che sono presenti sulla loro superficie. I coronavirus sono
comuni in molte specie animali (come i cammelli e i
pipistrelli - soprattutto la specie Rhinolophus)
ma in alcuni casi, se pur raramente, possono evolversi e infettare
l’uomo per poi diffondersi nella popolazione.
- Il 12 febbraio 2020 l'Organizzazione mondiale della
sanità (OMS) ha identificato il nome
definitivo della malattia in COVID-19,
abbreviazione per coronavirus
disease 2019. Nello stesso giorno
la Commissione internazionale per la tassonomia dei
virus (International Committee on Taxonomy of Viruses - ICTV) ha
assegnato il nome
definitivo al virus che
causa la malattia: SARS-CoV2,
sottolineando
che si tratta di un virus simile a quello della SARS
- Il coronavirus potrebbe
rimanere nell'aria per almeno 30 min e coprire una distanza di circa
4,5 metri in ambienti chiusi, come ad esempio un piccolo
autobus, molto più di quelle di sicurezza di uno o due metri
raccomandate dalle autorità sanitarie in varie parti del mondo. A
sostenerlo uno studio di epidemiologi cinesi, pubblicato dalla rivista
scientifica Practical Preventive Medicine e citato dal South China
Morning Post, secondo cui il coronavirus, come già emerso nelle scorse
settimane da altre ricerche, può
rimanere per giorni sulle superfici,
aumentando il rischio di contrarlo per chi le tocca. (la Repubblica, 9
marzo 2020)
- Va detto che i dati che emergono da quest'analisi hanno bisogno di
ulteriori studi per essere verificati. I ricercatori cinesi segnalano
che la permanenza sulle superfici è soggetta a fattori
variabili, come il tipo di superficie e la temperatura: a 37 gradi
centigradi, il virus può resistere fino a due o tre giorni,
su vetro, metallo, plastica, carta e tessuti, spiegano gli
epidemiologi della provincia dello Hunan dopo le indagini su un
cluster di contagi. Secondo lo studio, poi, il coronavirus può
sopravvivere più di cinque giorni nelle feci o nei
liquidi corporei.
- Il Covid-19 ha, in Italia, una
letalità fino a 12 volte maggiore rispetto ad altri Paesi,
e comunque si tratta della più alta del mondo. A contribuire a
questo tragico primato sono l'eterogeneità dei trattamenti in tutto il
territorio e la scarsa tracciabilità dei casi positivi asintomatici a
cui non viene effettuato il tampone nonostante siano stati a stretto
contatto con uno o più pazienti accertati, contribuendo in modo
inarrestabile alla crescita del contagio". Questo il monito dell'Associazione
mondiale delle malattie infettive e i disordini immunologici (Waidid), presieduta da Susanna
Esposito, che lancia un forte appello per combattere la pandemia, anche
sulla base dell'esperienza degli esperti cinesi. "Diagnosi precoce,
isolamento e trattamento sono i cardini per tenere a bada l'epidemia. Ma
la tracciabilità si rivela fondamentale. (12 marzo 2020, ADNkronos)
- "Recenti dati pubblicati su ‘The Lancet’ dimostrano come la
mediana dell'eliminazione virale sia di 21 giorni e non di 14 giorni.
Ciò significa - spiega Esposito, docente di Pediatria all’università
di Parma - che una parte di positivi in Italia circola liberamente
perché non sa di essere positiva e un'altra parte esce di casa ancora
positiva dopo la quarantena domiciliare di 14 giorni, perché nessuno
controlla che il tampone si sia negativizzato".
- Il vaccino è sempre
un'incognita: "Il mio punto di vista è che bisogna parlare di
un vaccino e fare previsioni su quando potrà essere utilizzato su larga
scala solo una volta che se ne è dimostrata l’efficacia almeno sulle
scimmie. Le ipotesi si potranno fare quando si avrà un candidato che si
dimostra promettente. Il resto sono solo parole, perché abbiamo
molti esempi di vaccini che passando ai test sull’uomo hanno fallito".
A sottolinearlo in un’intervista all’Adnkronos Salute è Robert
Gallo, fra gli scopritori, negli anni ’80, del virus dell’Aids
e del primo test per diagnosticare l’Hiv, oggi direttore dell’Institute
of Human Virology presso la University of Maryland (Usa). (10 marzo
2020)
- "Guardiamo al siero contro la Dengue - fa notare l’esperto - che in
alcuni casi sembrava potesse aumentare il rischio di infezione grave
nei pazienti mai contagiati. Dobbiamo stare attenti nel parlare di
prodotti di questo tipo: vanno testati almeno sulle scimmie, che hanno
un sistema di riposta immune simile a quella dell’uomo. Promettere che
potrà arrivare un vaccino in un anno, in un anno è mezzo, si dovrebbe
fare quando si hanno già queste prove in mano, perché altrimenti il
fallimento può essere dietro l’angolo"
- "Un vaccino contro il COVID è certamente possibile, ma a mio parere
ci si deve concentrare maggiormente su strumenti più efficaci: i test
di diagnosi precoce attraverso il sangue, e i farmaci antivirali. Ci
sono ottimi medicinali già approvati per altri usi - sottolinea - e
ora in sperimentazione nei pazienti Covid-19, che sono davvero
promettenti. Credo sia più facile sopprimere l’infezione con un
farmaco, in questo caso".
- Il virus potrebbe non
diffondersi nel Sud Italia: Osserva Robert
Gallo che "l'epidemia in corso in Italia non è esattamente
come quella che si è verificata in Cina. E non credo sia scontato che il
nuovo coronavirus si diffonderà in maniera
sostenuta anche al Sud perché, mappamondo alla mano, stiamo notando una
diffusione da Est a Ovest e viceversa, piuttosto che da Nord a Sud. Se
guardiamo appunto il globo, vediamo che il virus, ad esempio, non si è
diffuso in Russia, come nemmeno in Africa. Non sappiamo ancora perché,
forse è un fattore legato alle temperature, forse no". (10 marzo 2020)
- Alitalia
chiude i voli su Malpensa dal 9 marzo. Su Milano Linate restano
solo collegamenti nazionali, "con una riduzione di frequenze sulle rotte
servite, mentre le destinazioni internazionali saranno raggiungibili con
i voli via Roma". Rallenta anche l'attività a Venezia. (la Repubblica, 8
marzo 2020)
- Il paziente 0:
tutti gli indirizzi scientifici raccolti - sottolinea Massimo
Galli, primario all’ospedale Sacco di Milano e docente di
Malattie infettive all’università Statale del capoluogo lombardo -
permettono di ipotizzare una 'pista genetica' che porta dritta al
focolaio di coronavirus scoppiato in Baviera, dopo che
un’impiegata cinese dell’azienda Webasto aveva partecipato a un meeting
di lavoro a Monaco. Allora asintomatica (i primi malesseri legati alla
positività scoperta in seguito li ha accusati nel viaggio di ritorno),
durante la permanenza in Germania la donna ha contagiato (probabilmente
il 24, 25 o 26 di gennaio) un collega bavarese all’origine di
quello che il mondo della ricerca ha già confermato come "il primo
focolaio Covid-19 d’Europa". E’ da lì che il contagio sarebbe arrivato
in Italia (ADN Kronos, 11 marzo 2020)
- Il lavoro "per il quale abbiamo già fatto richiesta di
pubblicazione" riunisce tutti i dati emersi nelle scorse settimane -
alcuni già in parte comunicati - frutto delle indagini scientifiche
partite non appena i primi casi italiani di nuovo coronavirus sono
stati diagnosticati nel Nord Italia."Si tratta - precisa Galli - dell'analisi
filogenetica delle sequenze di Sars-CoV-2 ottenute dai virus
isolati da noi all’università degli Studi - ospedale Sacco di Milano,
dal San Raffaele e dall’Istituto superiore di sanità". Cinque
preziosissime miniere di informazioni sulla possibile origine del
‘ceppo nostrano’ del patogeno della Covid-19, che indicano l’esistenza
di un unico cluster di cui fanno parte "le nostre sequenze, due
sequenze tedesche, una finlandese, una brasiliana e una messicana",
elenca l’infettivologo. Ebbene, "alla base di questo ramo c’è la
famosa sequenza isolata a Monaco di Baviera dalla persona infettata
dalla collega che arrivava da Shanghai",
- La donna, è stato ricostruito successivamente, aveva avuto contatti
con i genitori che vivono nell’epicentro dell’epidemia nata a Wuhan.
L’origine cinese del virus è quindi confermata, ma il contagio sarebbe
sbarcato in Italia ‘triangolando’ via Germania. Portato nel Lodigiano
da un italiano recatosi in Baviera e poi rientrato, oppure da un
tedesco che ha viaggiato nella zona.
- "Sì, il Coronavirus è una brutta malattia ma nella maggioranza dei
casi ha soltanto sintomi lievi", ha dichiarato stamattina a Sky News Sir Patrick Vallance, una delle
due massime autorità mediche del governo di Boris Johnson, "il
virus sarà stagionale e tornerebbe anche il prossimo inverno.
Per questo è importante sviluppare un'immunità
di gregge, per tenere sotto controllo il virus a lungo
termine". Attenzione: Vallance parla di immunità di gregge acquisita
attraverso il contagio del coronavirus, non per via di vaccinazioni di
massa, come di solito accade. Anche perché un vaccino per il Covid19
ancora non c'è e potrebbe arrivare solo tra un anno. "Con il 60% della
popolazione infetta dal virus, avremmo una immunità di gregge", ha
spiegato Vallance a Sky News. Parole controverse. Per alcuni la teoria
di Vallance rappresenta un enorme rischio che potrebbe provocare la
morte almeno di centinaia di migliaia di britannici con l'obiettivo di
sviluppare una brutale immunità di massa e fermare il contagio. (La
Repubblica, 13 marzo 2020)
- Calano le
donazioni di sangue in tutta Italia a causa del coronavirus.
In questi giorni si stima una riduzione del 10-15% e si teme che le cose
vadano a peggiorare. Molti hanno paura di andare nelle strutture
sanitarie perché temono di essere contagiati. E il Centro nazionale del
sangue ha ricordato quanto le donazioni siano sicure. "Il percorso della
donazione è protetto e sicuro, vengono prese tutte le precauzioni anti
Covid-19", ha detto ieri Giancarlo Liumbruno, che dirige il Centro
nazionale sangue. Per rispondere e dare il buon esempio oggi lo
scrittore Gianrico Carofiglio è andato a donare sangue. E per rilanciare
il messaggio ha postato la sua foto su twitter.
PRINCIPALI DOMANDE
- Si possono usare le ricette
mediche via mail? (20 marzo 2020) Ricetta medica via email o
con messaggio sul telefono senza più la necessità di ritirare
fisicamente, e portare in farmacia, il promemoria cartaceo, grazie a
un'ordinanza. "Dobbiamo fare di tutto per limitare gli spostamenti e
ridurre la diffusione del virus Covid-19. Puntiamo con forza sulla
ricetta medica via email o con messaggio sul telefono. Al momento della
generazione della ricetta elettronica da parte del medico prescrittore -
si legge nell'ordinanza - l'assistito può chiedere al medico il rilascio
del promemoria dematerializzato ovvero l'acquisizione del Numero
di ricetta Elettronica tramite:
- trasmissione del promemoria in allegato a messaggio di posta
elettronica, laddove l'assistito indichi al medico
prescrittore la casella di posta elettronica certificata (PEC) o
quella di posta elettronica ordinaria (PEO);
- comunicazione del Numero di ricetta Elettronica con SMS
o con applicazione per telefonia mobile che consente lo
scambio di messaggi e immagini, laddove l'assistito indichi al medico
prescrittore il numero di telefono mobile;
- comunicazione telefonica da
parte del medico prescrittore del Numero di ricetta Elettronica
laddove l'assistito indichi al medesimo medico il numero telefonico".
- Cosa si può fare e cosa no:
Il Viminale ha diffuso una nuova
circolare, firmata dal capo di gabinetto Matteo
Piantedosi, per fornire una migliore interpretazione
dell’ultimo Dpcm firmato da Conte: gli spostamenti
sono consentiti per "comprovate esigenze primarie non rinviabili"
tra le quali: "approvvigionamento alimentare, gestione
quotidiana degli animali domestici" e "per svolgere attività
motoria e sportiva all’aperto, rispettando la distanza interpersonale di
almeno un metro". E’ quindi consentito passeggiare all’aria aperta,
purché si evitino assembramenti. (13 marzo, ADNKronos)
- Cosa si può fare e cosa no:
Passeggiate senza motivo non sono consentite, ma se si fa attività
motoria si può uscire senza autocertificazione. In auto solo i
familiari, in moto da soli. Vietato raggiungere le seconde case (15
marzo 2020, la Repubblica)
- Come si differenzia il
coronavirus da una semplice influenza?: l'influenza presenta
dolori muscolari, mal di gola e una tosse leggera non preoccupante.
Nel caso del Coronavirus il quadro sintomatico è determinato dalla
persistenza di febbre alta, tosse con dispnea,
battito accelerato, pressione bassa e
soprattutto una difficoltà respiratoria importante.
- IGENE (da altroconsumo)
- è meglio il sapone o i
disinfettanti?: il lavaggio delle mani, con una certa
frequenza e nella
maniera corretta, utilizzando un normale sapone,
è ancora considerato il mezzo di prevenzione delle infezioni più
efficace. Ricorrere a un prodotto disinfettante (gel, liquido o
schiuma) può però essere utile nelle situazioni in cui proprio non
possiamo lavarcele: dobbiamo però avere le mani asciutte (altrimenti
sono inefficaci) e una buona base alcolica (concentrazione
almeno maggiore di 60% ... e fino a 95%); attenzione perché
alcuni disinfettanti sono classificati come cosmetici (come il comune
sapone) e quindi non riportano la percentuale di alcol
- L'OMS, suggerisce gel con una soluzione a base di etanolo all’80%
o a base di isopropanolo al 75%.
- Secondo l'OMS il gel è un po' meno efficace di liquido e
schiuma.
- Inoltre gli igienizzanti con alcol aiutano a ridurre rapidamente
il numero di germi presenti sulle mani in alcune situazioni, ma non
a eliminarli tutti. Inoltre, non sono indicati per la pulizia delle
mani sporche o per rimuovere dalle mani sostanze chimiche dannose.
In questi casi bisogna lavarsi le mani con acqua e sapone.
- Sia che si tratti di “semplici” cosmetici che di presidi
medico-chirurgici, non è detto che ce ne sia il bisogno, anzi: se
contengono sostanze antimicrobiche bisogna fare
molta attenzione perché l’uso inutile e incondizionato potrebbe
favorire nei batteri lo sviluppo di resistenze
proprio nei confronti di questi prodotti.
- Inoltre, i prodotti a base di alcol hanno lo svantaggio di seccare molto la pelle, per
questo un utilizzo continuato e prolungato può avere degli effetti
negativi sulla cute. Allo stesso modo, anche l’eccessivo lavaggio
delle mani nel lungo periodo potrebbe causare degli effetti
indesiderati, come eccessiva secchezza e irritazioni, anche se ne è
riconosciuta la necessità in alcune professioni.
- è utile
usare le salviettine? Sin dall'epoca della SARS è ormai
diventata un'abitudine utilizzare salviettine imbevute
per "disinfettare" all'occorenza tanto le superfici quanto le mani.
Funzionano? La risposta è no. O meglio, potrebbero in linea teorica
funzionare come igienizzanti se contenessero ingredienti specifici
come alcol o antibaterici in concentrazione adeguata.
Tuttavia in genere le salviettine per le mani hanno un'efficacia
minore dei gel proprio perché, anche qualora contenessero davvero
ingredienti igienizzanti, sarebbero presenti in concentrazione minore
proprio a causa della loro formulazione.
- Inoltre occorre ricordare che questi prodotti (e più in generale
le salviettine umidificate) hanno un grosso impatto
ambientale. Quelle igienizzanti, in particolare,
sono inquinanti: per loro definizione, infatti, uccidono i batteri
e, una volta arrivati nell’ambiente non fanno differenza tra quelli
buoni e cattivi; inoltre si tratta di prodotti usa e getta di cui si
potrebbe fare tranquillamente a meno.
- con che cosa
si devono pulire le superfici? Il ministero consiglia
di utilizzare disinfettanti
a base di cloro o alcol e quindi di "disinfettanti
puri", cioè biocidi che in etichetta devono riportare l’indicazione
PMC (cioè
presidio medico chirurgico)
e la percentuale di alcol indicata in etichetta. Non
si tratta di detersivi o detergenti che si acquistano nei normali
supermercati. I prodotti “igienizzanti” per la pulizia della casa che
si trovano nei grandi magazzini contengono di solito benzalconio
cloruro, un ingrediente battericida, ma non
alcol, tantomeno oltre il 60%. Si può invece usare l'alcol
denaturato (i classici flaconi rosa che contengono intorno
al 90% di alcol) oppure la candeggina che contiene cloro.
Sulle candeggine vanno bene quelle normali, non quelle che si
dicono delicate per i tessuti perché non
sono a base di cloro. Dev’essere candeggina classica, dal
caratteristico odore pungente: controlla in etichetta che contenga ipoclorito di sodio.
- Cosa fare quandi si
entra in casa? non portarsi virus e batteri a casa:
conviene ad esempio appoggiare gli zaini e le borse a terra e non sul
tavolo, togliersi scarpe e guanti appena si entra in casa, lavarsi
le mani. In questi casi vale la pena intensificare l’igiene
delle superfici che hanno un uso promiscuo o sono luoghi di passaggio
interno-esterno (come maniglie, corrimano, pulsantiere, pavimenti…).
Per farlo si può usare alcol (quello nella classica
confezione rosa) o candeggina “non delicata” pura
(non diluita), magari con uno panno usa e getta (come aggiuntiva
precauzione)
- Quanto
resiste il coronavirus sulle superfici? i coronavirus sembra
abbiano tempi di persistenza su oggetti e superfici di molte ore, fino
a nove giorni a temperatura ambiente, rendendo questi
potenziali veicoli di contagio, così come succede per altri agenti
infettivi. Non è però detto che ciò che si è osservato in condizioni
sperimentali poi si verifichi anche nel quotidiano,
dove i fattori ambientali sono molto meno controllabili. Inoltre, ad
oggi, non ci sono dati a conferma che il contagio possa avvenire per
mezzo di oggetti. Per questi motivi, se un pacco proveniente dalla
Cina ci ha messo più di 10 giorni ... possiamo stare tranquilli.
- Le mascherine
proteggono davvero dal Covid?
- le mascherine chirurgiche monouso sono concepite
per proteggere da schizzi, sputi e in generale secrezioni meno fini
(non a caso vengono utilizzate nelle sale operatorie), ma non dalle
goccioline finissime emesse col respiro (aerosol o
droplets) e che sono in grado di veicolare il
virus; non c’è quindi garanzia di protezione. Più che dai soggetti
sani, devono
essere utilizzate dai soggetti già infetti per impedire il
più possibile la diffusione dei virus.
- i respiratori con filtranti facciali (cioè le
mascherine dotate di filtri) sono l’unico dispositivo in grado di
dare una certa protezione anche dai virus. L’efficacia filtrante
viene indicata con sigle FF da P1 a P3. Le FFP2
e FFP3, che
hanno un’efficacia filtrante rispettivamente del 92% e del 98%, sono
le più indicate per la protezione da virus. Attenzione a scegliere
un modello adatto al proprio viso e naso: come avviene
per i filtri nasali, se non “calzano” bene, l’aria passa dai bordi,
non viene filtrata e non si è quindi protetti. Attenzione anche a
chi ha barba o baffi, perché la mascherina deve aderire bene a naso,
guance e mento per essere efficace. Il prezzo di una mascherina FFP3
si aggira intorno ai 10 euro.
- il filtro di cui sono dotate perde la sua capacità filtrante
dopo qualche ora di utilizzo e andrebbero quindi smaltite. Queste
maschere sono utilizzare soprattutto dal personale sanitario che
ne fa un uso più intensivo, ma se vengono indossate per
proteggersi dall'inquinamento da polveri sottili in città è
possibile utilizzarle anche per più giorni. Ricordate però di
sostituirle appena mostrano segni di cedimento o
quando vengono esposte a umidità o a temperature che possono
averle danneggiate.
- se si vuole una barriera più efficace all’aerosol da traffico
(contiene anche idrocarburi, ammoniaca, metano) è meglio
sceglierne una che abbia uno strato
di carbone attivo. Si riconosce perché
normalmente è indicata per la protezione da solventi e il colore è
più grigiastro a causa dello strato nero di carbone attivo. Safe
Mask (OxyBreath Pro) è una delle migliori
maschere anti-smog e anti-virus in commercio.
- MOBILITA'
- Cosa si intende per "evitare
ogni spostamento delle persone fisiche"? Ci sono dei divieti? Si può
uscire per andare al lavoro? Chi è sottoposto alla misura della
quarantena, si può spostare? Si deve evitare di uscire di
casa. Si può uscire per andare al lavoro o per ragioni di salute o per
altre necessità, quali, per esempio, l’acquisto di beni essenziali. Si
deve comunque essere in grado di provarlo, anche mediante
autodichiarazione che potrà essere resa su moduli prestampati già in
dotazione alle forze di polizia statali e locali. La veridicità delle
autodichiarazioni sarà oggetto di controlli successivi e la non
veridicità costituisce reato. E’ comunque consigliato lavorare a
distanza, ove possibile, o prendere ferie o congedi. Senza una valida
ragione, è richiesto e necessario restare a casa, per il bene di
tutti. E’ previsto anche il "divieto assoluto" di uscire da casa per
chi è sottoposto a quarantena o risulti positivo al virus".
- Se abito in un comune e
lavoro in un altro, posso fare "avanti e indietro"?
Sì, è uno spostamento giustificato per esigenze
lavorative.
- Ci sono limitazioni negli
spostamenti per chi ha sintomi da infezione respiratoria e febbre
superiore a 37,5? In questo caso si raccomanda fortemente
di rimanere a casa, contattare il proprio medico e limitare al massimo
il contatto con altre persone".
- Cosa significa "comprovate
esigenze lavorative"? I
lavoratori autonomi come faranno a dimostrare le "comprovate
esigenze lavorative"? E’ sempre possibile uscire per andare
al lavoro, anche se è consigliato lavorare a distanza, ove possibile,
o prendere ferie o congedi. "Comprovate" significa che si deve essere
in grado di dimostrare che si sta andando (o tornando) al lavoro,
anche tramite l’autodichiarazione vincolante o con ogni altro mezzo di
prova , la cui non veridicità costituisce reato. In caso di controllo,
si dovrà dichiarare la propria necessità lavorativa. Sarà cura poi
delle Autorità verificare la veridicità della dichiarazione resa con
l’adozione delle conseguenti sanzioni in caso di false dichiarazioni"
- Chi si trova
fuori dal proprio domicilio, abitazione o residenza potrà
rientrarvi? Sì, chiunque ha diritto a rientrare presso il
proprio domicilio, abitazione o residenza, fermo restando che poi si
potrà spostare solo per esigenze lavorative, situazioni di necessità o
motivi di salute.
- E' possibile uscire per
andare ad acquistare generi alimentari? I
generi alimentari saranno sempre disponibili? Sì - assicura
palazzo Chigi - si potrà sempre uscire per acquistare generi
alimentari e non c’è alcuna necessità di accaparrarseli ora perché
saranno sempre disponibili.
- E’
consentito fare attività motoria? Sì, l’attività motoria
all’aperto è consentita purché non in gruppo.
- Si può
uscire per acquistare beni diversi da quelli alimentari? Si,
ma solo in caso di stretta necessità (acquisto di beni necessari, come
ad esempio le lampadine che si sono fulminate in casa.
- Posso andare ad assistere i
miei cari anziani non autosufficienti? Sì, è una condizione
di necessità. Ricordate però che gli anziani sono le persone più
vulnerabili e quindi cercate di proteggerle dai contatti il più
possibile", raccomanda palazzo Chigi.
QUALCHE NUMERO
IMPATTO
EPIDEMIE NEL MONDO
- Il World
Mosquito Day è il 20 agosto: la zanzara
è l'animale più letale per l'uomo e trasmette molti virus
mortali: Dengue, febbre gialla, febbre del Nilo occidentale, chikungunya,
zika, filariosi
e malaria (la 'big killer' malaria).
Ogni anno muoiono 725.000
persone, moltissimi bambini.
- il World
Tubercolose Day è il 24 marzo. Ogni anno almeno
10 milioni di persone contraggono la tubercolosi
e ne muoiono 1,6
milioni (di cui oltre 200.000 bambini). Si stimano inoltre
oltre 500.000 nuovi
casi di tubercolosi multi-farmacoresistente (MDR-TB), in
particolare con resistenza alla rifampicina, il farmaco più efficace
contro la tubercolosi oggi noto.
MORTI IN ITALIA ALL'ANNO
- 1.800 persone sul lavoro (fonte INAIL)
- 3.300 per incidenti stradali (fonte ACI)
- 33.000 per ictus (fonte ISS)
- 93.000 per malattie legate al fumo (Health Metric Evaluation)
MORTI PER INQUINAMENTO
- 7 milioni di morti all'anno (OMS)
- 425.000 morti all'anno in Europa e 75.000 in Italia. La pianura padana
è una delle zone in Europa con il maggiore inquinamento dell'aria
(biossido d'azoto).
VADEMECUM PER ASSISTERE CHI E'
COLPITO DAL COVI-19
Vademecum dell'Istituto superiore di sanità (Iss) su come assistere
persone colpite da Covid-19 o chi è in isolamento volontario o sorvegliato
a casai:
- La persona con sospetta o accertata infezione Covid-19 deve stare
lontana dagli altri familiari, se possibile, in una stanza singola ben
ventilata e non deve ricevere
- Chi l’assiste deve essere in buona salute e non avere malattie
che lo mettano a rischio se
- I membri della famiglia devono soggiornare in altre stanze o, se
non è possibile, mantenere una distanza di almeno 1 metro dalla persona
malata e dormire in un letto
- Chi assiste il malato deve indossare una mascherina chirurgica
accuratamente posizionata sul viso quando si trova nella stessa
stanza. Se la maschera è bagnata o sporca per secrezioni è
necessario sostituirla immediatamente e lavarsi le mani dopo averla
- Le mani vanno accuratamente lavate con acqua e sapone o con una
soluzione idroalcolica dopo ogni contatto con il malato o con il suo
ambiente circostante, prima e dopo aver preparato il cibo, prima di
mangiare, dopo aver usato il bagno e ogni volta che le mani appaiono
- Le mani vanno asciugate utilizzando asciugamani di carta usa e getta.
Se ciò non è possibile, utilizzare asciugamani riservati e sostituirli
quando sono bagnati.
- Chi assiste il malato deve coprire la bocca e il naso quando tossisce
o starnutisce utilizzando fazzoletti possibilmente monouso o il gomito
piegato, quindi deve lavarsi le mani.
- Se non si utilizzano fazzoletti monouso, lavare i fazzoletti in
tessuto utilizzando sapone o normale detergente con acqua.
- Evitare il contatto diretto con i fluidi corporei, in particolare le
secrezioni orali o respiratorie, feci e urine utilizzando guanti
- Utilizzare contenitori con apertura a pedale dotati di doppio
sacchetto, posizionati all’interno della stanza del malato, per gettare
guanti, fazzoletti, maschere e altri
- Nel caso di isolamento domiciliare va sospesa la raccolta
differenziata per evitare l’accumulo di materiali potenzialmente
pericolosi che vanno invece eliminati nel bidone dell’
- Mettere la biancheria contaminata in un sacchetto dedicato alla
biancheria sporca indossando i guanti. Non agitare la biancheria sporca
ed evitare il contatto diretto con pelle e
- Evitare di condividere con il malato spazzolini da denti, sigarette,
utensili da cucina, asciugamani, biancheria da
- Pulire e disinfettare quotidianamente le superfici come comodini, reti
e altri mobili della camera da letto del malato, servizi igienici e
superfici dei bagni con un normale disinfettante domestico, o con
prodotti a base di cloro (candeggina) alla concentrazione di 0,5%
di cloro attivo oppure con alcol 70%, indossando i guanti e indumenti
protettivi (es. un grembiule di
- Utilizzare la mascherina quando si cambiano le lenzuola del letto del
- Lavare vestiti, lenzuola, asciugamani del malato in lavatrice a
60-90°C usando un normale detersivo oppure a mano con un normale
detersivo e acqua, e asciugarli accuratamente.
- Se un membro della famiglia mostra i primi sintomi di un’infezione
respiratoria acuta (febbre, tosse, mal di gola e difficoltà
respiratorie), contattare il medico curante, la guardia medica o i
numeri
- Evitare il trasporto pubblico per raggiungere la struttura sanitaria
designata; chiamare un’ambulanza o trasportare il malato in un’auto
privata e, se possibile, aprire i finestrini del veicolo.
- La persona malata dovrebbe indossare una mascherina chirurgica
per recarsi nella struttura sanitaria e mantenere la distanza di almeno
1 metro dalle altre persone.
- Qualsiasi superficie contaminata da secrezioni respiratorie o fluidi
corporei durante il trasporto deve essere pulita e disinfettata usando
un normale disinfettante domestico con prodotti a base di cloro
(candeggina) alla concentrazione di 0,5% di cloro attivo oppure con
alcol 70%.
COME LAVARSI LE MANI
Lavarsi le mani dovrebbe essere una delle cose più
facili, semplici e immediate della nostra igiene personale e
quotidiana. Così come lavarsi bene i denti, lavarsi le mani non è solo questione di igiene ma anche
di amore verso una parte del nostro corpo così esposta e così delicata,
della quale è importante prendersi cura. Le cose sporche e ricche
di germi che tocchiamo tutti i giorni sono moltissime, basta
guadare il video di seguito per capirlo, e le mani entrano in contatto con
tutto, altre parti del copro incluse! Quindi come garantirsi una corretta
igiene? Scopriamolo.
QUANDO LAVARSI
Quando è davvero necessario lavarsi le mani?
Sicuramente è fondamentale ogni volta che ci tratteniamo fuori
casa in luoghi affollati (ufficio, metro, palestra ecc.) in
cui è naturale entrare in contatto con germi e batteri. Fondamentale
lavarle prima di andare in bagno, maneggiare o consumare
alimenti, medicare o toccare ferite proprie o di altri,
toccarsi gli occhi o labocca, utilizzare le lenti a contatto, lavarsi.
Altrettanto importante lavarle dopo essere andati in bagno, maneggiato
cibi crudi, soprattutto carni, cambiato pannolini, aver
accarezzato animali, maneggiato rifiuti, utilizzato prodotti
per la pulizia domestica, aver starnutito o essersi
soffiati il naso.
COME LAVARSI LE MANI CORRETTAMENTE
Per un corretto lavaggio delle mani non bastano un po'
di acqua e sapone. Ecco come fare per lavarsi correttamente le mani:
- bagnarsi le mani con acqua calda corrente,
- utilizzare il sapone liquido o in saponetta e strofinare
con attenzione,
- lavare accuratamente tutte le superfici, compresi i
polsi, i palmi ed il dorso delle mani, inclusi lo
spazio tra le dita (incrociando le dita con energia per
pulire anche le "fosse" tra le singlle dita) e le unghie
(potete grattare i palmi delle mani con le unghie),
- sfregare le mani tra di loro e strofinare tutte le superfici per
almeno 20 secondi, alla fine risciacquare
abbondantemente per assicurarsi che tutto il sapone venga
rimosso.
COME LAVARSI LE MANI SENZA ACQUA
Nel caso in cui risulti impossibile lavarsi le mani con l'acqua corrente, soluzione che risulta
essere la migliore, si può optare per una comoda soluzione
alternativa e disinfettante. Infatti in commercio sono disponibili i gel disinfettanti,
comodi anche in formato da viaggio, di fragranze diverse per ogni
gusto. Questi gel contenendo almeno il 60% di alcol,
sono disinfettanti e igienizzanti. L'importante, come
tutte le cose, è non abusarne e ricorrere all'acqua
corrente quando si può, del resto non c'è niente di meglio.
COME ASCIUGARE LE MANI
Per una corretta asciugatura delle mani è bene preferire
sempre l'utilizzo di asciugamani ben asciutti e puliti. I
panni umidi favoriscono la proliferazione dei batteri, come noto.
Asciugare le mani all'aria aperta, o con
carta usa e getta anche va bene. Altra alternativa
sono gli asciugamani
elettrici ad aria calda, recenti studi sosterrebbero
però che questi favorirebbero la diffusione di batteri.
LE MISURE DA ADOTTARE
DECRETO DEL 10 MARZO
- Lavoro e necessità: i cittadini su tutto il territorio
nazionale possono muoversi solo per "comprovate esigenze lavorative o
situazioni di necessità o spostamenti per motivi di salute". Non si
ferma la circolazione delle merci né il trasporto pubblico. E' possibile
andare a fare la spesa. Chi si sposta sul territorio può autocertificare
le ragioni per cui lo fa ma per chi trasgredisce o dichiara il falso
sono previste sanzioni che vanno fino all'arresto.
- Stop assembramenti: è
la novità annunciata da Conte, non prevista fino a ieri neanche nelle
zone "arancioni": basta feste e raduni, sono vietati ovunque
assembramenti in luoghi pubblici o aperti al pubblico
- Febbre e
quarantena: chi abbia sintomi da infezione respiratoria e
febbre maggiore di 37,5 gradi centigradi, è "fortemente raccomandato" di
restare a casa e contattare il proprio medico. Il divieto di muoversi è
"assoluto" per chi sia stato messo in quarantena o sia positivo al
virus.
- Sport: palestre no,
parchi sì: Sono chiuse le palestre, ma si può fare sport all'aria aperta
rispettando la distanza di un metro. Chiuse piscine, centri benessere,
centri termali, centri culturali e ricreativi.
- Stop svaghi: sospese
tutte le manifestazioni e gli eventi: fermi i cinema, teatri, pub,
scuole da ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche.
Chiusi musei e siti archeologici.
- Bar e negozi:
bar e ristoranti possono aprire solo dalle 6 alle 18 con obbligo di
garantire la distanza di almeno un metro, pena la sospensione
dell'attività. La regola della distanza vale per tutti i negozi che
possono stare aperti ma se sono all'interno dei centri commerciali
chiudono nei weekend. Nessun fermo per alimentari, farmacie e
parafarmacie.
MISURE FINO AL 3 APRILE
MISURE PER LA ZONA ARANCIONE
(Articolo 1 del dpcm 8 marzo 2020)
- Vietati gli spostamenti in entrata e
uscita dalla Lombardia e dalle 14 province interessate. Ci si potrà
muovere soltanto per emergenze o "comprovate" esigenze lavorative, che
dovranno però essere autorizzate dal prefetto. Divieto assoluto di
mobilità per chi sia stato in quarantena.
- Sono sospese
le cerimonie civili e religiose, comprese quelle funebri. Sospese
anche tutte le manifestazioni organizzate, nonché gli eventi in
luogo pubblico o privato, compresi quelli di carattere culturale,
ludico, sportivo e religioso, anche se svolti in luoghi chiusi ma
aperti al pubblico, come grandi eventi, cinema, teatri, pub, scuole
di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e
locali assimilati.
- Qualora sia possibile, si raccomanda ai
datori di lavoro di favorire la fruizione di periodo di congedo
ordinario o di ferie.
MISURE VALIDE NEL RESTO D'ITALIA
(Articoli 2 e 3 del dpcm 8 marzo 2020)
- L'attività didattica per le scuole di
ogni ordine e grado e le università rimane sospesa fino al 15 marzo.
Sospesi fino al 3 aprile i viaggi di istruzione e le gite scolastiche.
- Per tutto il territorio nazionale, è
disposta la sospensione di eventi cinematografici, teatrali, eventi e
spettacoli di qualsiasi natura "svolti in ogni luogo, sia pubblico sia
privato". Sospesa l'apertura dei musei. Il Comune di Roma fa sapere di
aver disposto la chiusura di tutti i musei, i teatri e tutti i luoghi
e gli istituti della cultura. "Ricordiamo che rimarranno perciò chiusi
anche il sistema dei musei civici, il palazzo delle esposizioni e
anche la Casa del cinema come le biblioteche", si legge in una nota
del Campidoglio.
- I gestori di attività di ristorazione
possono continuare a tenere i locali aperti, a condizione che
garantiscano la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un
metro, pena sanzione in caso di violazione. Stesso discorso per
palestre e piscine, che possono continuare a stare aperte a patto che
i frequentatori siano distanziati gli uni dagli altri.
- Fra le misure di prevenzione, all'art. 3
il punto C recita: "Si raccomanda di limitare, ove possibile, gli
spostamenti delle persone fisiche ai casi strettamente necessari".
- Gli accompagnatori dei pazienti non
possono permanere nelle sale di attesa dei pronto soccorsi. Anche
l'accesso di parenti e visitatori nelle strutture ospedaliere è
limitato.
- Anche nel resto d'Italia chi è in
quarantena preventiva o sia risultato positivo al virus non può
muoversi da casa.
- Come nella zona rossa anche nel resto
d'Italia, qualora sia possibile, si raccomanda ai datori di lavoro di
favorire la fruizione di periodo di congedo ordinario o di ferie.